Tutta la vita davanti. La recensione

Mehreen ha il Caos nella testa.

 

 

Il Caos le parla, la fa sentire sbagliata e la porta a autoinfliggersi sofferenza. Cara è sopravvissuta all’incidente stradale in cui ha perso suo padre e ha costretto lei su una sedia a rotelle. Olivia ha una vita apparentemente perfetta ma un segreto che non riesce a condividere con nessuno. Mahreen, Clara e Olivia non si conoscono ma hanno in comune due cose: hanno sedici anni e la ferma intenzione di suicidarsi. Si iscrivono così a un sito, MementoMori, che promette di aiutare i suoi utenti ad arrivare al momento del suicidio, pianificando giorno, ora, modalità e tappe di avvicinamento, e abbinando ciascun iscritto a un compagno con cui affrontare il percorso.

E’ così che le tre ragazze si conoscono e iniziano a frequentarsi e conoscersi. Tuttavia nelle tre settimane che le dividono dal giorno fatidico scoprono che la loro nuova amicizia ha cambiato tutto, che tutte e tre hanno qualcosa per cui vale la pena andare avanti. Ma non è così semplice sottrarsi al contratto che hanno firmato con la misteriosa società dietro lo schermo…

“Tutta la vita davanti” è uno young adult che affronta il tema delicato del suicidio e della malattia mentale negli adolescenti con delicatezza e senza mai essere stucchevole. Insegna a chi lo legge che non si è mai soli. È uno di quei libri che fa bene al cuore.

Questodevileggerlo! se:

hai più di 14 anni

hai il Caos nella testa

pensi che non ci siano vie d’uscita

hai un’amica che vorresti aiutare.


Yasmin Rahman, Tutta la vita davanti, traduzione di Denise Silvestri, Dea Planeta, 2019, pp. 462, € 17,00

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